Vedono la mia persona e la mia casa come una piccola cosa da togliere, messa dentro alle loro terre.
Se si “avvicinassero”, vedrebbero la modestia mantenuta persino nella parte aggiunta del portico.
Guardando la casa dall’alto, si vedono i coppi, cercati ed acquistati volutamente vecchi, per cui, le misurazioni e le cartine sono antiquate per loro.
La centralità della questione è che, la strada, diventa di chi la percorre con il freddo con il sole, in discesa in salita, a piedi in moto… in auto; la strada diventa strada per questo uso!
Ci sono vari usi per una strada.
Il trattorista la percorre con il trattore.
Fa uso di quella strada ma non la fa diventare più, STRADA DI ACCESSO!!!!
Per chi la percorre solo per qualche metro a piedi, facendone un uso parziale di metraggio ridotto, è indifferente se essa sia di accesso o no.
Ed ancora, Mario Agostini ha rotto volutamente, ripetutamente, massicciamente, (riferimento a documentazione del Geologo A.B.), l’asfalto che avrebbero dovuto fare lui e suo fratello Sante Agostini, in qualità di venditori, perché proprio in quanto agricoltori, sapevano quanto danno avrebbe arrecato la terra battuta, alla famiglia Papetti-Filesi non agricoltore.
Esiste già una testimonianza scritta e firmata nella quale, Mario Agostini è stato visto abbattere la staccionata protettiva, messa a nostre spese, lungo la strada di accesso principale.
Inoltre, in fondo alla discesa, in curva, Mario Agostini ha fatto discarica con negligente voluto abbandono di oggetti pesanti di ferro aguzzi ed arrugginiti, pericolosissimi per la vita dei coniugi e dei figli, che scendono in moto, in motorini, in auto.
Inoltre, i fratelli Agostini non hanno mai in 40 anni pulito le scarpate limitrofe adiacenti alla strada ed alla casa, da sterpaglie che nascondono bisce ragni e quant’altro.
Nonostante i miei ripetuti accorati appelli, affinché ripristinassero le cose da loro rotte, peraltro costose, hanno dimostrato un quarantennale disprezzo e profondo voluto disinteresse, sia nei confronti della strada, sia nei confronti della famiglia che aveva dato danaro abbondante, per acquisto della casa, del terreno e della strada aperta da loro, a motivo della vendita.
A questo loro sfascio, aggiungono la loro esigenza di venire saldati da me, da danaro contante che, corrisponderebbe secondo loro, al soddisfacimento di mano d’opere per assolvere quelle che sono le esigenze di un condominio che per trenta anni ho invocato si costituisse.
Aggiungo ciò all’oppressione ricevuta, perché se l’avessero costituito, non avrebbero mai potuto opprimermi.
Il molto svilimento verso la famiglia persevera, nei confronti del pozzo, degli alberi avvelenati, della devastazione che il trattore lascia dietro di sé, tutte le volte che passa.
Mi diffamano costantemente e con chiunque, esibendomi come una non pagante, omettendo il loro torto ed il mio avvertirli tanti anni fa, che mentre davo l’ultimo danaro, non ne avrebbero avuto più, sin quando non avremmo fatto i conti di ciascuno.
E subito avvertii il nostro parroco don Mario Cataldi.
Nel Gennaio 2013, Paolo Brandimarti nipote acquisito degli Agostini (la mia abitazione è situata al centro del quadrilatero Agostini), chiude la stradina privata di famiglia nostra, che accede a Caprignano, nonostante l’abbia percorsa in automobile ed a piedi per quarant’anni.
Essa è indispensabile per me ora, in quanto l’accesso primario è reso interrotto dal trattore!
Mi dispiace aggiungere anche che, nel Gennaio 2015, entrambe le mie gambe si ammalano di trombosi profonda e sono costretta ad uscire per le visite mediche, con la sedia a rotelle. Ma di fronte a questa il Brandimarti, titolare dell’ex porcilaia abusivamente riadattata ad abitazione, chiama i carabinieri ed impedisce che io passi.
Riargomentando sulla strada, essi NON L’HANNO MAI RESA STRADA E MAI MANTENUTA.
L’ATTO DELLO SFASCIAMENTO DI QUESTA, NON RIPARANDO MAI I DANNI, DICHIARA CHE NON SIA MAI STATA LA LORO E LO SAPEVANO BENISSIMO.
ENNESIMO INGANNO PER ME, IN QUANTO MI AVEVANO DETTO CHE MI APPARTENEVA SOLO UN TERZO.
QUALORA AVESSERO DATO L’USO DI PASSAGGIO, ORA E’ MIA DI PIENO DIRITTO.
ED INOLTRE, DA BEN 25 ANNI NON E’ PIU’ TRANSITABILE NE’ PER ME, NE’ CHI PER ME, IN QUANTO L’HANNO RIDOTTA A STRADA INTERROTTA PERCHE’, FORTEMENTE SMANTELLATA DA ESSI STESSI.
Ed ancora:
il tutto si arricchisce di brigantaggio, in quanto in una cartina… in fondo agli scandalosi illegali fogli del CTU, l’abuso edilizio di Brandimarti/Felli/ Rosa Agostini, si colloca di fatto nel mio giardino, nonostante ciò, non permettono che io usi la stradina di circa trecento metri, che fiancheggia l’abuso edilizio per soli cinque metri, da me percorsa in auto fino al 2012 ed a piedi da quarant’anni, per raggiungere Caprignano.
QUESTA SI CHIAMA
PIRATERIA!
Luisa Nuccia Papetti